there is no life b

Lo stupore delle prese elettriche

Volevano solo salvare il mondo (quarta parte.)

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Parte un video. Si vedono politici, (Formigoni, Prestigiacomo e un commissario europeo) che in conferenza stampa dichiarano che è stato bonificato il sito di interesse nazionale di Pioltello Rodano. Gp investiga, anche attraverso pedinamenti di Federica in macchina contro un camion, e dimostra che non è così. Alcune persone risulteranno coinvolte in un giro di tangenti, anche grazie alle prove portate da GP. Intanto, nella conferenza stampa di cui al video, si vede una persona che lì rideva e faceva il furbetto. Federica spera di incastrare anche lui. Adoro lei e l’associazione. Di nuovo.

I rifiuti vengono portati a Siviglia dove inquinano a bestia.” A me interessa preservare il lago e il fiume. Una persona, invece, ha chiesto in merito ai residenti. “Non ci sono controlli.”

capisco il ci vuole un altro sistema ma son tutti partiti da quel discorso e hanno fallito. Ripenso alla parabola di Terzani. Però capisco anche chi vuole costruirlo davvero. Chi vuole andare oltre. Chi ritiene scorretta la costruzione di una casa. Chi è, sì, anche chi è contro a prescindere. Cazzo! Magari di pancia sono d’accordo con lui!

 

Parliamo dei rifiuti: grossi guadagni e veloci. Criminalità organizzata. Le autorità hanno il foglio, il bollino blu, la certificazione e sono tranquille. (Questo vale anche per le iso e le fsc forse, non si incrementa mica la burocrazia?). Ma la soluzione rifiuti zero, che consideri utopistica ogni tanto, no n è quello che ci vuole? Possiamo riconoscere che se GP è contro gli inceneritori avrà ragioni più buone? Vogliamo riconoscerle un beneficio d’inventario che avevo smesso di concedergli?

 

Parliamo dei siti di interesse nazionale: “sono il 3% del territorio italiano. 57 siti, 1800kmq, aree lagunare, marine, lacustri. Possono essere in produzione o meno (ilva…). Ci sono forti pressioni per non parlare della questione. Sono stati stimati mille morti per non aver bonificato.Progetto sentieri.

Per le bonifiche erano stati previsti tre miliardi di spesa (tasse che avrei pagato volentieri) e sono diventati 165 milioni. Eni ha impianti e vuole metterci pietra sopra. Per esempio nel Lago maggiore: c’era ddt, sospesa pesca turismo per colpa della Sindial, una società dell’Eni che buttava pesticidi nel  lago contaminandolo. Eni vorrebbe patteggiare solo un miliardo di risarcimento. Sta chiedendo un condono. Ti pago un po’ e arrivederci.”

Col cazzo! Le bonifiche sono costose e deve pagarle chi inquina. Se fallisce, allora è su queste cose che deve intervenire lo Stato. Nei fallimenti del mercato, anche in via preventiva. Il mio ragionamento porta allo Stato che non ha soldi perché deve pagare i dip pubblici e le aziende di tpl per farle andare male in modo che I cittadini e le stesse aziende debbano  due volte, sia ili biglietto che il mezzo privato perché non ci sono mezzi). Ecco che sono sempre più per le privatizzazioni, le liberalizzazioni e la riduzione dello Stato a ciò che serve davvero. Fermo restando che credo ben più nell’azione di organismi privati che pubblici. E’ per cose come quelle dei rifiuti e dei siti di interesse che hanno senso le tasse gravanti su di loro o le rc o anche quelle collettive se le az chiudono.)

Lo Stato deve fornire servizi non assumere 22000 dip in sicilia, più dip reg della california o 11000 forestali calabresi. Ho trovato come un link tra amore per l’ambiente, passione per la scienza, filo liberismo, socialdemocrazia limitata a garantire davvero equità e a ridurre le distorsioni del mercato. Chi è in quella sala parte dal presupposto contrario, forse, ma a parlare ci troveremmo su molti punti d’accordo. A parte le multinazionali, forse.

 

Danno giudizi e pareri tecnici e costano alle aziende che devono occuparsi di rispettare norme e vincoli e burocrazia non per risolvere il problema ma per ottenere il certificato che attesta che hai rispettato la legge (stessa cosa per il bilancio, strumento che serve a fornire certe informazionoi ma non dice niente sull’andamento dell’azienda…e tante risorse occupate per quello.). Nel caso di enti pubblici io pago le tasse per mantenere questi (oltre a pensionati e funzionari dei ministeri), anziché per far davvero essere meno inquinanti il mondo. Se poi loro non lo fanno mi incazzo e se penso che non esistano alternative e che non esistano metodi o sistemi migliori penso di lasciar perdere. E invece no! Non pretendo di migliorare il mondo, ma rompere sì. Non sui massimi sistemi: su alcuni punti ben precisi e relativi a interessi che ritengo miei e che secondo me stare in gp aiuta a difendere. Il fatto che a volte si generalizzi o anche noi deragliamo è diverso.

 

“cosa potete fare voi? Andare sul sito, guardare le faq, parlarne al gruppo. Se avete dubbi o disaccordi sono disponibile”. Che bello! Quel sito con tutte le faq pro ogm potrei proporlo. Il lavoro sul territorio è vitale, parlarne con le persone, spiegare ai ragazzi, fare foto per seguire il camion, dare volantini, photo opportunity. Tutto serve. Se siamo uniti, possiamo anche affrontare le questioni troppo grandi, come quella dei rifiuti” Se non altro possiamo denunciare e sputtanare I

rimpalli di responsabilità. Grandi! Ecco perché sono in GP. Lo avrò pensato dieci volte da quando è partito il video.

 

Non sensazionalismo fine a se stesso, non si mistificano i dati, non si creano report precostituiti e pregiudiziali, non si scambiano soluzioni e problemi e si forniscono delle proposte. Non siamo come I gruppi di sinistra o di destra che ammorbano la mia bacheca.

Affrontiamo il problema di quel lago, quell’amico di formigoni, pelagi, la carne amazzonica. Affrontiamo il consulente del politecnico di Milano che fornisce pareri tecnici interessati a fargli fare carriera. Ripenso al consulente venuto da noi che “avrebbe dovuto chiudere la struttura” ma poi non saremmo più clienti. Rivedo nel video l’amministratore delegato a cui GP (non lo stato, non I magistrati, non gli azionisti menefreghisti, ma GP, cazzo) ha fatto tremare le mani.

 

Non risolveremo I problemi del mondo, ma possiamo almeno rompere i coglioni e possiamo farlo perché siamo indipendenti. Una multinazionale privata che ottiene risultati.

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