ANNO 1
Popolo: “Sempre sia lodato il nostro re!”
Re: “Da oggi, o miei sudditi, la terra sarà redistribuita”
Uomo del popolo:”Che vuol dire?”
Altro uomo:”Boh. Forse distribuita al re”
Re:”La terra è dello Stato. Noi la daremo con equità a tutti!”
Bianco: “A me non sembra giusto. Noi abbiamo sempre lavorato”.
Nero: “No. Voi ci avete sempre sfruttati. Ora tocca a noi”
ANNO 2
Re: “Abbiamo finalmente provveduto a redistribuire le terre”.
Amici del Re: “Sia lodato il nostro re. Abbiamo tanta terra.”
Governanti e dirigenti pubblici: “Sia lodata la nostra amicizia col re”.
Uomo dell’opposizione: “Non mi è toccato quasi niente. Hanno favorito chi è parso a loro.”
Re: “O uomo dell’opposizione, non preoccuparti: daremo qualcosa anche a voi”.
Uomo dell’opposizione: “Sia lodato il nostro re”.
Bianco: “Io non ho più la mia terra. Me ne vado.”
Nero: “Non ho quasi niente, rispetto a quanto hanno preso gli amici del re e dell’opposizione, ma ho pur sempre qualcosa. Più di prima. Almeno non ci sono più i colonialisti bianchi.”
ANNO 3
Re: “Consigliere: perché riscuotiamo così poco? Qualcuno del popolo sta facendo il furbo? Le aliquote fiscali sono troppo basse?”
Consigliere del Re: “Vado a informarmi.”
Uomini dell’opposizione: “Non è che gli amici del Re spendono troppo?”
Re: “Metterò una commissione d’inchiesta sulla spesa pubblica. Sarà presieduta dal capo dell’opposizione, che avrà anche un lauto stipendio.”
Uomini dell’opposizione: “Sia lodato il nostro re.”
Uomini dell’opposizione: “Sia lodato il nostro re.”
Gente del popolo: “Noi lavoriamo tutto il giorno.”
Consigliere giuridico del Re:”Ma la terra è la stessa e una volta sfamava tutti. I bianchi sono andati via, quindi la popolazione è diminuita. C’è qualcosa di strano.”
Gente del popolo: “Ma noi abbiamo dovuto imparare le tecniche e come gestire i terreni. Più di così non possiamo fare.”
Altra gente del popolo: “Noi non vogliamo lavorare tutto il giorno. Abbiamo il diritto al riposo.”
Consigliere economico del Re: “Vede, Sua Eccellenza. Il fatto è che poca terra per tutti riduce le economie di scala. Inoltre i bianchi sapevano come far fruttare di più la terra anche con poche risorse: erano efficienti. Certo: tutti possono imparare, ma ci vuole del tempo. I bianchi, per di più, si sono portati via alcune attrezzature e non sappiamo ancora usare benissimo le tecnologie che hanno lasciato o che abbiamo confiscato nel nome del nostro interesse superiore. Quindi è calata la produttività e con quella il reddito e anche le entrate fiscali. Il bilancio è in perdita. Ci sono troppe spese rispetto alle entrate.”
Re: “Ma io ho promesso più equità e più ricchezza a tutti. Dobbiamo continuare a pagare stipendi pubblici e pensioni. Inoltre non possiamo perdere consenso politico o rischiamo di essere costretti a macchiarci le mani di sangue per mantenere il potere. Stampiamo moneta, così i nostri amici continueranno a ricevere i loro redditi.”
ANNO 4
Re: “Che succede? Perché la gente protesta?”
Consigliere: “Sembra che il popolo si lamenti perché i prezzi sono alti.”
Tutti: “Nostro lodatissimo re. Noi operai non riusciamo più ad andare avanti. Crescono i prezzi di tutto quello che compriamo: prodotti finiti, materie prime, servizi, consulenze. Anche i nostri stipendi sono cresciuti, ma ogni volta i prezzi crescono di più.
Noi imprenditori proviamo ad alzarli anche noi con le nostre attività, ma siamo entrati in una spirale senza fine: se alziamo i prezzi, la gente non ha i soldi per comprarci i prodotti; all’estero non vendiamo perché negli altri Paesi le stesse cose costano meno; anche se riusciamo a vendere, dobbiamo aumentare i salari e quindi i costi.”
Consigliere giuridico, al re:”Vede? Dicono tutti che non ci sono i soldi. Eppure vanno a fare la spesa coi carretti stracolmi, da quanti ne hanno.”
Consigliere economico, al re:”Tanti soldi di nessun valore.”
Re: “Capisco la vostra lamentela, oh gente del popolo!
Consigliere economico: voglio un controllo ferreo dei prezzi. Fissiamo tariffe, salari, prezzi ad un livello basso e coerente con quanto il popolo desidera. Se è difficile, stabiliamo delle quote di quantità. Chiudiamo le frontiere per evitare fregature dall’esterno.”
Tutti: “Sia lodato il nostro re!”
ANNO 5
Re: “Consigliere. Questo popolo non è mai contento! Adesso cosa vuole?”
Governanti e funzionari pubblici: “Cominciamo ad avvertire una certa fame. Tanti prodotti non sono più disponibili. Anche se abbiamo la precedenza, dobbiamo fare la coda al mercato. Con persone col nostro stesso status.”
Lavoratori dipendenti privati, piccoli agricoltori e commercianti: “Abbiamo fame! Non troviamo più merce. Dobbiamo dare la precedenza ai vostri amici. I nostri stipendi non crescono e nonostante ciò dobbiamo pagare le tasse, anche sulla terra. Dobbiamo venderla. La comprano i governanti a prezzi stracciati e dobbiamo pagare le tasse sulla vendita.”
Governanti e funzionari pubblici (senza farsi sentire dal Re): “Basta pagare. C’è posto per tutti!”
Lavoratori dipendenti privati e piccoli agricoltori e commercianti:” Abbiamo dovuto pagare anche delle tangenti. Paghiamo tasse, paghiamo tangenti, quando abbiamo qualcosa per pagare, ma la merce manca comunque.”
Commerciante: “Oh, voi, ho una soluzione. Venite con me.”
Lavoratori dipendenti:”Dove era nascosta questa roba?”
Commerciante: “Nessuno l’ha nascosta. E’ che in molti hanno deciso di venderla al di fuori della legge. I prezzi sono stabiliti ogni volta durante gli scambi. Avete un po’ di soldi?”
Lavoratori: “Adesso non molti. Però potremmo mettere su un’agenzia. Oppure un servizio per voi. Oppure unirci a voi. Oppure produrre per voi. Grazie agli scambi in amicizia crescerebbero il reddito e la produttività.”
Commerciante: “Bravi. Però il governo non deve saperlo…anche se…”
Lavoratori: “Anche se?”
Alcuni funzionari pubblici: “Mica siamo fessi! Ci siamo anche noi! Manterremo il segreto”
Consigliere economico: “Lodatissimo re: non c’è un soldo in cassa.”
Re: “Stampiamo moneta. Assumiamo migliaia di funzionari alla banca centrale con l’unico scopo di stampare moneta. Forza!”
ANNO 6
Governanti: “Noi ci dimettiamo e chiediamo le dimissioni del re.”
Uomini dell’opposizione: “Rovesciamo il re”
Funzionari pubblici:”Noi stiamo con l’opposizione.”
Cittadini: “Non abbiamo più risparmi. Le pensioni sono state dissolte da anni. Quando abbiamo i soldi dobbiamo spenderlo subito: comprare qualsiasi cosa sia possibile, altrimenti la nostra moneta diventa carta straccia in quarantotto ore.”
Re: “Consigliere economico: è tutta colpa tua. Sei fucilato.”
FMI: “Siete in iperinflazione: 231milioni per cento. Abbandonate la vostra moneta e ancoratela al dollaro. Re: lei deve dimettersi e indire nuove elezioni. La corruzione va eliminata.”
Re: “Io non mi dimetto di certo.”
Tutti: “Rovesciamo il Re”.
Re: “Nuovo consigliere, cosa c’è? Una rivolta?”
Consigliere: “No, Sire. E’ una rivoluzione. Assaggi questo pugnale!”
Tutti: “Bravo Consigliere! Ci hai liberato dal Re. Noi non lo abbiamo mai lodato!”
PS.
http://sferapolitica.wordpress.com/2013/09/12/lintramontabile-mugabe-e-la-stretta-mortale-sullo-zimbabwe